Yann LeCun, una figura di spicco nella ricerca sull’intelligenza artificiale spesso soprannominata il “padrino dell’intelligenza artificiale”, ha annunciato la sua partenza da Meta alla fine dell’anno per lanciare una nuova start-up di machine learning. La mossa segnala un cambiamento strategico verso un approccio diverso allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, che diverge dall’attuale attenzione ai modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM).

Insoddisfazione per le attuali tendenze dell’IA

LeCun, capo scienziato dell’intelligenza artificiale di Meta negli ultimi sette anni, è diventato sempre più critico nei confronti di LLM come ChatGPT e Llama di Meta. Pur riconoscendone l’utilità, ritiene che rappresentino un vicolo cieco nella ricerca della vera intelligenza artificiale. La sua preoccupazione è incentrata sul fatto che gli LLM eccellono nel prevedere il linguaggio, ma mancano della comprensione fondamentale del mondo fisico necessaria per una vera intelligenza.

“I LLM sono fantastici, sono utili… Non rappresentano un percorso verso l’intelligenza a livello umano. Semplicemente non lo sono.”

Questa posizione ha implicazioni per i massicci investimenti di Meta nell’intelligenza artificiale generativa, suggerendo una potenziale rivalutazione delle risorse e delle priorità all’interno dell’azienda. LeCun sostiene che l’enorme attenzione rivolta agli LLM sta distogliendo l’attenzione e i finanziamenti da percorsi di ricerca più promettenti.

L’ascesa dei “modelli mondiali”

La nuova impresa di LeCun darà priorità ai “modelli mondiali”, sistemi di intelligenza artificiale che apprendono osservando e interagendo con il mondo fisico, in modo simile a come gli esseri umani sviluppano l’intuizione. A differenza dei LLM che prevedono la parola successiva, i modelli mondiali prevedono eventi, comprendono causa-effetto e costruiscono una forma di intelligenza più profonda e solida.

Il concetto affonda le sue radici nel modo in cui gli esseri umani apprendono: non memorizzando sequenze ma formando rappresentazioni interne della realtà che consentono un ragionamento flessibile e la risoluzione dei problemi. La nuova start-up, denominata AMI (francese per “amico”), continuerà la ricerca precedentemente condotta presso il laboratorio FAIR di Meta e la New York University.

Un’indipendenza strategica

LeCun ha sottolineato la necessità di un’entità indipendente per massimizzare l’impatto dell’AMI. Sebbene abbia riconosciuto una partnership con Meta, i dettagli rimangono segreti. Gli obiettivi dell’azienda vanno oltre gli interessi commerciali immediati di Meta, suggerendo un’ambizione più ampia di sviluppare un’intelligenza artificiale in grado di rivoluzionare vari settori dell’economia.

Questa mossa sottolinea un dibattito crescente all’interno della comunità dell’intelligenza artificiale: se il ridimensionamento degli LLM esistenti sia il percorso più efficace da seguire o se sia necessario un cambiamento fondamentale nell’approccio. La partenza di LeCun e il lancio dell’AMI segnalano una scommessa chiara su quest’ultima.

In sostanza, LeCun sta andando oltre l’hype che circonda gli LLM per perseguire un’intelligenza artificiale che comprenda e interagisca veramente con il mondo, una direzione che potrebbe ridefinire il futuro dell’intelligenza.